Carbon footprint: così si certifica la sostenibilità del sacchetto ortofrutta compostabile

01 Aprile 2014

GPT ha concluso un progetto dal titolo “Analisi dell’impronta di carbonio di sacchetto biodegradabile e compostabile per uso alimentare” co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente che ha permesso al Gruppo di ottenere la prestigiosa certificazione ISO 14067.

GPT è fianco del Ministero dell’Ambiente per la sostenibilità grazie all’accordo per la valutazione dell’impronta ambientale. L’accordo volontario siglato tra GPT e il Ministero per l’analisi della carbon footprint del sacchetto ortofrutta compostabile si inserisce tra le iniziative di eccellenza della collaborazione pubblico-privato nell’ambito del programma sulla valutazione dell’impronta ambientale che, ad oggi, vede coinvolti tutti i principali settori produttivi italiani (tessile, agro-alimentare, cosmesi, turismo, editoria, grande distribuzione) con quasi 100 aziende da Coop a Illy caffè, da Carlsberg ad acqua San Benedetto per citare solo alcuni nomi del settore alimentare.

L’utilizzo dei sacchetti ortofrutta compostabili, unitamente alle etichette termiche compostabili per le bilance pesa-alimenti del reparto ortofrutta GDO, potrà risolvere contemporaneamente i problemi di smaltimento -in quanto tutto potrà essere smaltito con il rifiuto organico- e il costo per le famiglie dell’acquisto di sacchetti per la raccolta differenziata del compost.

La proposta di GPT del sacchetto compostabile con etichetta termica compostabile è in linea con gli investimenti del Gruppo per formalizzare il proprio impegno in tema di sostenibilità, con la realizzazione di prodotti in grado di coniugare funzionalità tecnica ed eco-design, con un fine vita e smaltimento coerenti con il processo produttivo. Tale attività di sviluppo si concretizza con la linea di prodotti BIOMADE®, il pack alimentare che risponde alla crescente domanda di packaging realizzati con prodotti innovativi e sostenibili.